Dieta iperproteica: vantaggi e svantaggi

Cosa si intende per dieta iperproteica

La dieta iperproteica è diventata molto popolare perché ritenuta particolarmente efficace nel favorire la perdita di peso, ma quali sono tutti i reali vantaggi che comporta? E quali sono le differenze rispetto a una dieta tradizionale? Innanzitutto con dieta iperproteica si intende un regime alimentare ipocalorico dove l’energia fornita dalle proteine, grazie all’assunzione di alimenti ad alto contenuto proteico, è in percentuale superiore rispetto ad una comune dieta bilanciata. Non bisogna pensare però solo al dimagrimento, in un’alimentazione corretta infatti le proteine servono per fornire all’organismo gli aminoacidi necessari a fabbricare le sue strutture proteiche (ad esempio, muscolo e osso). In un individuo sano e di peso normale il fabbisogno di proteine è stimato in circa 1 grammo per chilo di peso al giorno, ma questo stesso fabbisogno aumenta quando c’è maggiore necessità di costruire massa magra, come durante una convalescenza, in gravidanza o durante l’allattamento e negli sportivi. 

Differenza tra una dieta iperproteica e una dieta tradizionale

Il primo vantaggio di una dieta iperproteica sta nel fatto che l’assunzione di alimenti ricchi di proteine induce un maggior senso di sazietà: pur avendo assunto un minor numero di calorie rispetto a quanto avremmo fatto in una dieta tradizionale ci sentiremo quindi presto soddisfatti di ciò che abbiamo mangiato. 

Un’altra differenza è che l’organismo per metabolizzare le proteine ingerite deve spendere circa un terzo dell’energia in esse contenuta, mentre nel caso di grassi e carboidrati questa percentuale varia dal 2 fino a un massimo del 10%. Quindi, non solo le proteine saziano di più ma una percentuale importante del loro contenuto calorico viene subito dissipato. 

Inoltre, nel caso di diete dimagranti, l’elevato apporto proteico impedisce che il muscolo venga intaccato dalla perdita di peso. Vari studi scientifici hanno osservato come nelle diete ipocaloriche bilanciate parte del dimagrimento avviene a carico della massa magra che invece viene risparmiata in corso di diete iperproteiche. 

Cosa sono gli alimenti iperproteici?

Va da sé che per seguire una dieta iperproteica è necessario assumere alimenti iperproteici, ossia tutti quei cibi ricchi di proteine, di origine sia vegetale sia animale, che comunemente compongono anche una dieta convenzionale e che trovate sugli scaffali del vostro supermercato. In altri termini rientrano nella categoria degli alimenti iperproteici tutti quei cibi che conferiscono al nostro organismo un alto apporto proteico, dalla carne (rossa e bianca) alle uova, dal latte ai suoi derivati, dal pesce ai legumi, ma anche cereali, semi, frutta a guscio e prodotti derivati dalla soia. 

 

Quali sono gli alimenti iperproteici?

Ma se tutti i giorni assumiamo cibi ricchi di proteine quando si può parlare di dieta iperproteica? Una dieta iperproteica e ipoglucidica prima di tutto può essere fatta riducendo tutti gli alimenti contenenti amido e zuccheri e aumentando gli alimenti ricchi di proteine che, come abbiamo appena visto, sono sostanzialmente quei cibi che solitamente mangiamo come secondi piatti. In questo caso tra gli alimenti proteici da preferire per la qualità delle loro proteine troviamo:


  • formaggi
  • carni bianche
  • pesce 
  • uova 
  • legumi

I legumi, che noi spesso consideriamo come contorni, infatti, hanno un buon contenuto di proteine e il loro amido viene assimilato lentamente dal nostro organismo, sono cioè alimenti a basso Indice glicemico e quindi preferibili rispetto ad altre fonti di carboidrati. 


Devono essere consumati meno frequentemente, invece, le carni rosse e i salumi. 


Non sempre, però, è facile seguire una dieta iperproteica usando solo alimenti convenzionali. Ecco perché l’assunzione di preparati alimentari ad alto contenuto proteico può essere un’ottima soluzione per compensare le carenze di proteine nella tua dieta quotidiana. 

Oltre alle classiche proteine in polvere, l’offerta di prodotti iperproteici è davvero vasta: sono tanti gli alimenti ricchi di gusto che possono facilmente integrare o sostituire quelli che mangi ogni giorno.


  • Preparati in busta (come bevande, dessert, vellutate, omelette)
  •  Snack, biscotti, wafer, barrette 
  • Pane, grissini, cracker e altri prodotti da forno 
  • Pancake, muffin, brioche

Questi sono solo alcuni dei prodotti iperproteici che contengono proteine del latte di altissima qualità biologica e possono essere assunte facilmente anche lontano da casa, come al lavoro o in viaggio, semplificando di molto la corretta adesione a una dieta e aiutandoti così a mantenere uno stile di vita adeguato ai tuoi ritmi quotidiani. 

 

Fin qui abbiamo spiegato a cosa servono le proteine e in che modo l’assunzione di preparati ad alto contenuto proteico può aiutarti a integrare nella tua alimentazione quotidiana il corretto fabbisogno di proteine per regolare e mantenere intatte tutte le qualità del corpo umano. Inoltre i preparati alimentari iperproteici possono aiutare a seguire un regime ipocalorico mirato a ridurre l’assunzione di carboidrati e zuccheri per ritrovare la forma fisica. Questo tipo di alimenti, infatti, è studiato e pensato per limitare l’assunzione di carboidrati e zuccheri in un regime alimentare ipocalorico, dove l’energia fornita dalle proteine è in percentuale superiore rispetto ad una comune dieta bilanciata.

I vantaggi di una dieta iperproteica 

L’alimentazione iperproteica comporta una serie di vantaggi che possono risultare utili in diverse condizioni. La prima e più comune è certamente contrastare l’eccesso di peso, sia si tratti di obesità conclamata che di semplice sovrappeso. Sfruttata per ottenere un dimagrimento, la dieta proteica risulta più efficace delle altre diete per almeno 3 caratteristiche:

  • aumenta il senso di sazietà e quindi riduce il rischio di cedere alle tentazioni alimentari che comprometterebbero i risultati della dieta;
  • le proteine inducono la termogenesi molto più dei carboidrati e questo significa bruciare più calorie anche senza bisogno di aumentare l’attività fisica;
  • le proteine “risparmiano” la massa magra, cioè proteggono il muscolo dal consumo che invece avviene nel corso di diete dimagranti a basso apporto di proteine.

Un altro vantaggio della dieta proteica è di essere a basso contenuto di carboidrati, cosa che si rivela molto utile nei soggetti diabetici, nei quali si nota da subito un netto miglioramento della glicemia, in parte dovuto al calo di peso ma anche al ridotto introito di carboidrati con conseguente minor generazione di glucosio e riduzione dei fabbisogni di insulina.

 

A chi è consigliata e a chi no

Oltre ad essere adatta ai soggetti diabetici - dove però occorre distinguere tra diabete di tipo 1 (si manifesta in genere nei giovani e necessita da subito di insulina) e diabete di tipo 2 (tipico di adulti e anziani, spesso in sovrappeso che non necessita, almeno all’inizio, di insulina) in cui le diete proteiche a basso contenuto di carboidrati si sono dimostrate utili a ridurre la glicemia, il fabbisogno di farmaci e il peso corporeo (bisogna comunque sempre assicurarsi che il soggetto abbia una buona funzione renale) -  un’alimentazione iperproteica (pari a circa 1,2-1,3 grammi di proteine per chilo di peso) è anche consigliata per le persone oltre i 65 anni di età. Una dieta ricca di proteine aiuta infatti a preservare la massa magra e a prevenire o limitare la sarcopenia, cioè la riduzione della massa muscolare che deriva dall’invecchiamento e che porta a limitazioni nei movimenti e nell’autonomia della persona con aumento del rischio di cadute e fratture (tipica è la frattura del femore).

Sia le donne in gravidanza che quelle che allattano necessitano di un elevato apporto proteico per poter disporre degli aminoacidi indispensabili alla crescita del feto e alla produzione del latte. Nei bambini, in linea di massima, invece, non è consigliata una dieta proteica. 


Apporti proteici molto elevati (oltre i 3 grammi per chilo di peso), frequenti soprattutto in ambito sportivo, sono in genere da evitare. Inoltre, la presenza di particolari patologie, come alcune malattie renali, può costituire una controindicazione alle diete iperproteiche. 


Quello che può succedere a lungo andare se si assumono troppe proteine dipende sia dal soggetto che dagli alimenti attraverso i quali le proteine sono introdotte. I soggetti con insufficienza renale devono mantenere controllato il loro apporto proteico, mentre per una persona sana una dieta iperproteica può essere continuata per lungo tempo senza problemi. Il tempo per il quale va assunta una dieta proteica non si può stabilire con precisione, dipendendo da quante proteine si assumono, da come le si assumono e dalle caratteristiche del soggetto. 


Ad esempio, nel caso di un soggetto con un fabbisogno giornaliero di 2000 kilocalorie una dieta normocalorica bilanciata (carboidrati 50%, grassi 35%, proteine 15%) l’apporto proteico fornirebbe 300 kilocalorie, equivalenti a 75 g di proteine al giorno. Qualora il soggetto volesse dimagrire con una dieta da 1200 kilocalorie e riducesse solo grassi e carboidrati mantenendo i 75 g di proteine, queste fornirebbero il 25% delle calorie. Si tratterebbe, evidentemente, di una dieta iperproteica in termini percentuali ma non assoluti, senza nessun problema di sovraccarico per la funzione renale. Tuttavia, anche in caso di quantitativi superiori, sono comunque considerati sicuri apporti proteici fino a 2 g per chilo di peso corporeo al giorno. Tornando al nostro esempio, se il soggetto avesse un peso di 75 kg, potrebbe consumare tranquillamente 150 g di proteine al giorno (equivalenti a 600 kilocalorie), anche per lunghi periodi.